di P. Pierangelo Paternieri
L’Ufficio delle Comunità Culturali e Rituali è un’organizzazione istituita dall’Arcidiocesi di Montreal per assicurare, da un lato, l’assistenza religiosa ai migranti e ai rifugiati e, dall’altro, promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti e opere di accoglienza fraterna nei loro confronti, per stimolare nella stessa comunità civile la comprensione e la valorizzazione della loro identità in un clima di pacifica convivenza rispettosa dei diritti umani.
Il suo obiettivo è aiutare la Chiesa di Montreal a riconoscere e vivere la diversità delle fedi cattoliche e delle tradizioni religiose che la caratterizzano, a scoprire la ricchezza ecumenica nel dialogo e nel rispetto. Come vicario Episcopale delle comunità culturali, con la mia equipe ci occupiamo di assistere circa 56 missioni e parrocchie etniche e luoghi di culto (24 sono le lingue utilizzate, oltre al francese e all’inglese), di accompagnarle nella loro vita e nell’espressione della fede, creando comunione con le altre parrocchie della diocesi, nel rispetto della diversità, attraverso un approccio interculturale che permetta a tutti di sentirsi protagonisti e responsabili all’interno della Chiesa Diocesana.
Missione e progetto dell’Ufficio delle Comunità Culturali e Rituali
Nel tempo, i flussi migratori sono aumentati costantemente in tutto il mondo: i rifugiati e le persone che fuggono dalla loro patria interpellano gli individui e le comunità, mettendo in discussione il loro tradizionale stile di vita e talvolta sconvolgendo l’orizzonte culturale e sociale che si trovano ad affrontare. L’ufficio si occupa della mobilità umana in tutte le sue forme e principalmente attraverso specifici progetti:
Sponsorizzazione
La Chiesa cattolica di Montréal ha una lunga storia di accoglienza e sponsorizzazione dei rifugiati. Già alla fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni 1980, è stata contattata dai governi per accogliere e sistemare le persone provenienti dal mare (i “boat people”) che erano fuggite dal Sud-Est asiatico. L’Arcidiocesi attualmente funge da garante per i singoli, i gruppi e le parrocchie che vogliono accogliere una famiglia di rifugiati e fornisce il supporto amministrativo per il processo di sponsorizzazione.
Il Ponte
Il Ponte è un centro di accoglienza e di servizi per i richiedenti asilo recentemente arrivati in Québec. Desideriamo offrire a persone vulnerabili (donne sole, genitori single, famiglie) un alloggio temporaneo sicuro, orientato alla famiglia, ricco di servizi e scambi e che promuova l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo in Québec e in Canada. Offriamo un follow-up personalizzato della situazione di ogni famiglia e la indirizziamo verso le organizzazioni comunitarie e governative appropriate. Ci assicuriamo che i nostri beneficiari abbiano accesso a servizi amministrativi e sanitari adeguati, che abbiano richiesto un permesso di lavoro, cercato un alloggio e iscritto i loro figli a scuola e che, in generale, siano pronti a stabilirsi in Québec.
Lavoratori agricoli migranti stagionali
La carenza di manodopera nel settore agricolo è nota da tempo e gli imprenditori hanno insistito, nel corso degli anni, affinché́ i governi li sostenessero e li aiutassero a trovare soluzioni. Il ricorso a lavoratori stranieri è diventato “essenziale” a causa del fatto che negli anni la popolazione locale ha abbandonato i campi per occupare altri settori di attività economica. L’obiettivo principale del servizio della diocesi di Montréal è quello di facilitare la loro integrazione nel mondo rurale francofono. La diocesi si adopera anche per rompere l’isolamento in cui si trovano durante il loro soggiorno in Québec, con il fine ultimo di creare legami tra i lavoratori e la popolazione locale per migliorare le loro condizioni di vita, sia dal punto di vista emotivo e sociale, sia dal punto di vista lavorativo.
Apostolato del mare
La missione consiste nel visitare le navi, offrire la messa a bordo, benedire l’equipaggio e le cabine della nave, organizzare gli orari di raccolta dei marittimi verso il centro di accoglienza al porto, offrire consulenza e assistenza ai marittimi. Il programma cerca anche di stabilire legami con le famiglie dei marittimi, soprattutto in caso di morti accidentali o suicidi, per sostenerle nel lutto, ma anche per aiutare o guidare le famiglie colpite a ottenere servizi e risarcimenti legittimi da compagnie e agenzie.