A Berna la “United List of Refugee Deaths”
A Berna la “United List of Refugee Deaths”

La mostra, dal titolo “Beim Namen nennen – Chiamarli per nome”, è ospitata nei locali della Missione Cattolica di Lingua Italiana (MCI) in occasione della Giornata mondiale del rifugiato
La mostra, dal titolo “Beim Namen nennen – Chiamarli per nome”, è ospitata nei locali della Missione Cattolica di Lingua Italiana (MCI) in occasione della Giornata mondiale del rifugiato
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato la Missione Cattolica di Lingua Italiana (MCI) di Berna, in Svizzera, ospiterà nei suoi locali una mostra dal titolo Beim Namen nennen – Chiamarli per nome.
Oltre 40mila le morti documentate
La mostra, che sarà visitabile fino al 27 giugno, raccoglie l’elenco delle oltre 40mila morti documentate di rifugiati e migranti a causa delle politiche restrittive della Fortezza Europa (tra le quali: chiusura delle frontiere, leggi sull’asilo, alloggio, politica di detenzione, espulsioni, sanzioni ai vettori).
Si tratta della United List of Refugee Deaths, una lista (aggiornata all’11 giugno 2020) tenuta dalla UNITED Against Refugee Deaths (un’iniziativa di monitoraggio avviata nel 1992) che riassume le informazioni su dove, quando e in quali circostanze si sono verificate le morti.
Risvegliare la consapevolezza dell’ingiustizia
I dati sono stati raccolti attraverso le ricerche di oltre 550 organizzazioni in 48 paesi e di esperti locali, giornalisti e ricercatori nel campo della migrazione. L’obiettivo della mostra è quello di risvegliare nella comunità la consapevolezza che l’ingiustizia in corso nelle vite di migranti e rifugiati riguarda ognuno singolo cittadino.
Domenica 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato, al termine della Messa i volontari della MCI saranno presenti nei locali della mostra a disposizione delle persone interessate a saperne di più. Ai visitatori saranno anche offerte cartoline tematiche da inviare ai parlamentari svizzeri, chiamati proprio in queste settimane a decidere se dare un maggiore contributo all’accoglienza degli immigrati o impugnare per l’ennesima volta il regolamento di Dublino.