Nuove forme di evangelizzazione e condivisione: il ruolo dei laici oggi nel carisma scalabriniano

Una lettura dei segni dei tempi dopo il Vaticano II indica in maniera inequivocabile che la Chiesa del terzo millennio sarà la “Chiesa del laicato”
Una lettura dei segni dei tempi dopo il Vaticano II indica in maniera inequivocabile che la Chiesa del terzo millennio sarà la “Chiesa del laicato”. Nel corso degli ultimi 30 anni, un numero crescente di laici ha risposto alla chiamata al ministero che scaturisce dalla grazia ricevuta nel battesimo. La messa in atto della loro vocazione nelle situazioni più varie e numerose è diventata il modo principale attraverso cui il Popolo di Dio esercita il suo ministero nel mondo per la promozione del Regno. E certamente questo sviluppo dei ministeri laicali proseguirà ancora nel prossimo millennio.
Sguardo storico
L’attività laicale è presente fin dagli albori delle congregazioni Scalabriniane. Scalabrini teneva in gran conto il ruolo specifico dei laici. “Comprendete pertanto la nobiltà e grandezza della vostra missione, o laici, e fate in modo di corrispondervi degnamente”. Per sensibilizzare la società italiana al problema delle migrazioni e sostenere le iniziative a favore dei migranti fondò comitati e associazioni di patronato in varie città d’Italia.
Nel 1889 fondò la Società di Patronato San Raffaele, un’associazione laicale che aveva il compito di assistere, accompagnare e accogliere i migranti italiani nei porti di partenza e arrivo e che fu attiva particolarmente tra Italia e Stati Uniti. Venendo all’oggi, come famiglia scalabriniana, “siamo chiamati oggi a vivere e diffondere la cultura dell’incontro, un incontro alla pari tra i migranti e le persone del Paese che li accoglie.
Si tratta di un’esperienza arricchente, in quanto rivela la bellezza della diversità. Ed è anche feconda, perché la fede, la speranza e la tenacia dei migranti possono essere di esempio e di sprone per quanti vogliono impegnarsi a costruire un mondo di pace e di benessere per tutti”, ha detto il papa stesso nella recente udienza concessa dopo la canonizzazione di G. B. Scalabrini (Roma, Aula Paolo Vi, 10 ottobre 2022).
Padre Gabriele Beltrami