Messaggio dei Missionari Scalabriniani per la Giornata di preghiera per le vittime di tratta, 8 febbraio 2025
In questo momento una bambina in Bangladesh sta per essere data in sposa ad un uomo adulto; un ragazzo in Italia sta lavorando nei campi da ore, senza possibilità di fermarsi o riposarsi; un uomo sta cercando aiuto per attraversare uno dei tanti confini nel mondo, affidando la sua vita ad un trafficante di esseri umani. Sono storie che si ripetono ogni giorno, ogni anno, storie di sfruttamento e sofferenze. Una schiavitù moderna di cui sono vittime nel mondo 50 milioni di persone, secondo l’ultimo rapporto “Global Estimates of Modern Slavery: Forced Labour and Forced Marriage”, realizzato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), da Walk Free e dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM). Tra queste, 28 milioni sono le persone costrette a lavorare contro la propria volontà e 22 milioni quelle obbligate a matrimoni forzati. Quasi il 70% delle vittime di tratta sono donne e il 25% minori.
Anche Santa Giuseppina Bakhita era solo una bambina di 7 anni quando fu rapita in Sudan e venduta come schiava. Per tutta la vita portò sul suo corpo i segni di 144 cicatrici, causate da violenze e maltrattamenti. I traumi subiti furono così gravi che dimenticò il suo vero nome e i suoi rapitori la chiamarono Bakhita, che significa “fortunata”. Nel 1882 fu acquistata da un console italiano e portata a Venezia, dove abbracciò la fede cattolica e decise di consacrarsi a Dio, diventando suora delle Figlie della Carità (Canossiane). Nella sua Enciclica Spe Salvi, il Santo Padre Benedetto XVI così descrisse il miracolo che si operò nell’intimo di Bakhita: “Dopo ‘padroni’ così terribili di cui fino a quel momento era stata proprietà, Bakhita venne a conoscere un ‘padrone’ totalmente diverso, che, nel dialetto veneziano, che ora aveva imparato, chiamava ‘paron’ il Dio vivente, il Dio di Gesù Cristo. Veniva a sapere che questo Signore conosceva anche lei, aveva creato anche lei, anzi, che Egli la amava. Anche lei era amata, e proprio dal ‘Paron’ supremo, davanti al quale tutti gli altri padroni sono essi stessi soltanto miseri servi. Anzi, questo Padrone aveva affrontato in prima persona il destino di essere picchiato e ora la aspettava «alla destra di Dio Padre»”.
L’8 febbraio, nell’anniversario della sua morte, avvenuta nel 1947, la Chiesa celebra la giornata di preghiera per tutte le persone vittime di tratta, in ricordo di questa grande Santa che ha saputo vedere la presenza amorosa di Dio in ogni istante della sua vita. Come Missionari Scalabriniani, dobbiamo annunciare la speranza in un Padre che non delude mai e, allo stesso tempo, prenderci cura di chi è più fragile e vulnerabile. Così come fece il nostro fondatore San Giovanni Battista Scalabrini alla fine dell’800: “Raccolsi il grido di dolore dei nostri poveri espatriati, e chiamai l’attenzione del pubblico sull’opera nefanda dei trafficanti di carne umana”.

Non possiamo non vedere che esiste un forte legame tra la tratta e la migrazione che espone le persone più indifese ad essere vittime di sfruttamento sessuale, a vivere in condizioni degradanti della propria dignità o ad essere coinvolte negli affari illeciti della criminalità organizzata. Prevenzione, protezione, procedimento contro i colpevoli e politiche integrate sono le quattro azioni che noi Missionari portiamo avanti in 36 Paesi nel mondo per fermare uno dei crimini più pervasivi e redditizi del nostro tempo: secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), i profitti annuali ammontano a 150,2 miliardi di dollari, due terzi dei quali derivano dallo sfruttamento sessuale di donne e minori. 34.800 dollari sono i ricavi annuali per ogni vittima della tratta nelle economie avanzate, 15.000 dollari in Medio Oriente, 7.500 in America Latina e nei Caraibi, 5.000 in Asia e Pacifico e 3.900 in Africa.
Oggi più che mai siamo chiamati a diventare “ambasciatori di speranza”, come recita il tema di questa giornata di preghiera mondiale. La nostra speranza nasce dalla certezza che in ogni atto veramente cristiano crediamo nello straordinario, in un Dio che si è fatto Uomo per noi e non abbandona mai nessuno. Confidiamo nell’impossibile, camminando insieme a coloro che subiscono indicibili sofferenze. Lo facciamo nelle case per migranti, dove chi è vittima di tratta trova protezione e rifugio, nei porti, nelle parrocchie, nei centri di ascolto e nei centri studi con corsi di formazione e incontri di sensibilizzazione sulle tematiche legate alle migrazioni. Lavoriamo in rete insieme alle istituzioni politiche locali, alle forze dell’ordine e alle organizzazioni religiose e civili per prevenire e denunciare i casi di sfruttamento di cui i nostri Missionari sono testimoni nei Paesi dove operano.
Invitiamo tutti a partecipare alla preghiera a cui ci chiama la Chiesa l’8 febbraio 2025, facendo nostro l’appello a ristabilire la giustizia e a ridare la libertà a coloro che sono vittime di oppressione. Impegniamoci a vivere questa giornata come un’occasione per rinnovare il nostro impegno a combattere ogni forma di schiavitù moderna e a costruire un mondo in cui ogni persona possa vivere nella libertà e nella dignità che le appartiene, quella di essere figli del Dio vivente.
La Sacra Famiglia di Nazareth, costretta alla fuga in Egitto, ci aiuti sempre a camminare a fianco ai migranti, rifugiati e vittime di tratta, e ad essere testimoni di luce come lo furono San Giovanni Battista Scalabrini e Santa Giuseppina Bakhita.
Testi per le Veglia di Preghiera 2025:
“Ambasciatori di speranza, insieme contro la tratta di persone”
Sul sito del Vaticano “Preghiera contro la tratta”, sono disponibili i testi della veglia di preghiera 2025, tradotti in diverse lingue.
Veglia di Preghiera in italiano:
https://preghieracontrotratta.org/files/documenti/IT_Veglia_XI_Giornata_Internazionale_di_Preghiera_e_Riflessione.docx.pdf
Veglia di Preghiera in spagnolo:
https://preghieracontrotratta.org/files/documenti/ES_Vigilia_XI_Jornada_Mundial_de_Oracion_y_Reflexion_Contra_la_Trata_de_Personas.pdf
Veglia di Preghiera in inglese:
https://preghieracontrotratta.org/files/documenti/EN_Vigil_suggestion_XIth_International_Day_of_Prayer_and_Awareness_CO8NbBH.pdf
Veglia di Preghiera in portoghese:
https://preghieracontrotratta.org/files/documenti/PT__Vigilia_11_Dia_Internacional_de_Oracao_e_Reflexao.pdf
Vegli di Preghiera in francese:
https://preghieracontrotratta.org/files/documenti/FR_XIe_Veillee_de_la_Journee_internationale_de_priere_et_de_sensibilisation.pdf