Presso la sede della Fondazione CSER, il 1° giugno si terrà un evento per celebrare San Giovanni Battista Scalabrini. Queste le parole degli studiosi che interverranno nel corso del convegno

Il 1° giugno, la Fondazione Centro Studi Emigrazione organizza un evento per celebrare San Giovanni Battista Scalabrini nel giorno della sua morte. Durante il convegno diversi studiosi ed esperti analizzeranno alcuni degli scritti di Scalabrini riguardanti la realtà delle migrazioni.
Sarà questa l’opportunità per riflettere sui lasciti di San G.B. Scalabrini a quanti ancora oggi operano nel mondo delle migrazioni.
Lorenzo Prencipe, Presidente della Fondazione Centro Studi Emigrazione, nel suo intervento su “Mons. Scalabrini negli Stati Uniti incontra gli emigrati italiani e i loro missionari” metterà in risalto l’importanza dell’operato di Santo Scalabrini toccando i seguenti aspetti:
«Nel XIX secolo Giovanni Battista Scalabrini è attore e testimone chiave della presenza della Chiesa con i migranti.
Dal 3 agosto al 12 novembre 1901, Mons. Scalabrini si reca negli Stati Uniti per far visita ai tanti emigrati italiani e ai missionari che Scalabrini aveva inviato loro con due compiti da assolvere che lui stesso definisce così: «mantenere ardente la credenza religiosa nel cuore degl’italiani, e quello di mantenere vivo in essi il ricordo della Patria, della lingua, delle tradizioni… mantener viva soprattutto la lingua italiana».
In poco più di tre mesi negli Stati Uniti Scalabrini percorre circa dieci mila miglia, visita più di cinquanta città e pronuncia oltre 350 discorsi i cui punti cardine, da lui spesso enunciati, sono: “la Chiesa e la scuola”. Per tal motivo, ai migranti incontrati Scalabrini ricorda: «Osservate i costumi del paese che vi ospita; conformatevi ad essi quanto vi è possibile. Imparate a parlare inglese, ma non dimenticate la vostra dolce lingua materna. Mandate i vostri figli alla scuola, aiutate le scuole parrocchiali ove sono stabilite. Frequentate sopra tutto la chiesa. Siate religiosi e sarete veramente italiani».


